Via Crucis comunitaria

1 Apr

Lo scorso 29 Marzo la comunità di Pile ha pregato la Via Crucis animata dai volontari della nostra parrocchia il collaborazione con il Serra Club L’Aquila, ecco in che modo ha colpito Annamaria della Caritas Parrocchiale:

«Sta scritto: non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4)

“Partecipare alla Via Crucis colpisce sempre: ogni stazione ha una parte nel cuore di chi ascolta, di chi prega.
Il 29 marzo, la comunità di Pile ha avuto la possibilità di partecipare ad una Via Crucis “speciale e particolare”, animata da tutti i gruppi presenti in parrocchia e dal Serra Club di L’Aquila, noto per l’impegno nel diffondere la cultura cristiana e nel favorire le vocazioni.
La chiesa- tenda affollata ma, soprattutto, piena di voglia di rivivere tutti insieme il percorso doloroso di Gesù .
E’ stata speciale perché Gesù ha chiesto a ciascuno di noi di aiutarlo a portare la sua croce e noi lo abbiamo fatto insieme, speciale perché ogni membro dei vari gruppi si è sentito chiamato ad agire, ha visto negli occhi dei fratelli presenti la vittoria di Cristo che, attraverso la via del dolore , ci ricorda che siamo vivi con Lui.
Ed è stata particolare, questa Via Crucis, perché ci ha coinvolti in un digiuno quaresimale che non prevede soltanto il privarsi per una volta del cibo ma invece ci porta a digiunare dall’indifferenza, dall’egoismo, dalla pigrizia.
La Croce di Cristo ci invita a lasciarci contagiare dall’Amore, ci insegna a vedere nell’altro il nostro Gesù, a guardarlo con misericordia.
Il digiuno si è reso visibile attraverso un’offerta devoluta alla Caritas parrocchiale che la utilizzerà in parte per pacchi pasquali da distribuire a più di cinquanta famiglie in difficoltà ed in parte dalla nostra cucina parrocchiale per far sentire, a Pasqua ed ogni giorno, la cura e l’attenzione verso chi può mangiare la sera a casa nostra.
Molti si sono emozionati visibilmente; e credo che sia importante riportare quanto detto dal nostro parroco Don Ramon: “ Va bene provare emozioni forti, purché queste emozioni non si fermino qui, purché uscendo da qui tali emozioni ci cambino dentro” (cit)
Infondo la Croce ci giudica, è Dio che giudica con amore. Se noi lo accogliamo, se prendiamo quella Croce consapevoli che non è il Cireneo ma Gesù che la porta con noi, allora siamo salvi nel Suo Amore. Se la rifiutiamo ci condanniamo da soli, perché Dio non condanna!
Grazie a chi ha partecipato, grazie a chi, col suo digiuno, contribuirà a rendere Pasqua un giorno di speranza per chi soffre e si dispera.”

Annamaria Continenza

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