Il gruppo Post-Cresima è formato da 21 ragazzi/e di età compresa tra i 13 ed i 15 anni che si incontrano tutti i sabati nei container della parrocchia per camminare sulla strada del Vangelo divertendosi insieme.
Un gruppo molto unito anche se composto da personalità molto diverse tra loro: ci sono i simpatici, i timidi, gli esuberanti, i sapientoni,quelli con la testa sempre tra le nuvole,quelli che amano cantare e perciò s’impegnano anche nel coro della parrocchia, quelli che detestano cantare ma alla fine, se devono, lo fanno lo stesso, quelli che più che altro fanno casino e chi più ne ha più ne metta.
Ma hanno tutti una cosa in comune: la grande voglia di stare insieme e di confrontarsi nelle sfide che io e Fabrizio gli poniamo davanti.
Quest’anno il cammino è stato molto enigmatico: IL MISTERO DI INNOCENZO III – Alla ricerca del tesoro perduto.
Ispirato al film “ Il mistero dei templari”, in questo percorso, come l’attore Nicolas Cage, i ragazzi, divisi in due squadre, hanno dovuto cercare indizi e risolvere enigmi per riuscire a trovare uno dei più grandi tesori della Chiesa.
Questi indizi, che si trovavano in pagine di Vangelo, in storie, in canzoni, in luoghi della città, hanno portato i giovani a trovare 8 parole (perseveranza, rinuncia, raggio di sole, arcobaleno di Dio, colonna portante, Betlemme,strada in salita,poeta) che messe insieme gli hanno permesso di raggiungere il tesoro.
Un tesoro che, come nel film, non lo si può tenere per se stessi ma è un patrimonio per tutta l’umanità: SAN FRANCESCO.
Un giovane, che come questi ragazzi, amava stare con gli amici, partecipare a feste e soprattutto aveva un grande sogno: diventare il cavaliere di un grande signore.
Un giovane che ha saputo realizzare il suo sogno….ma in un modo diverso da come lo aveva immaginato.
Ha rinunciato a tutto quello che aveva per seguire il disegno che Dio aveva su di lui, anche se la strada era in salita.
Ha perseverato nella sua scelta, sopportando l’allontanamento da parte del padre e la derisione dei suoi concittadini che lo prendevano per pazzo.
Ha amato senza riserve gli ultimi.
E’ stato un raggio di sole che ha illuminato il cammino di tanti ragazzi e ragazze del suo tempo.
E’ stato la colonna portante che ha impedito alla Chiesa di San Giovanni in Laterano di crollare nel sogno del Papa Innocenzo III che ha, dopo questo sogno, approvato il modo di vivere il Vangelo di Francesco e dei suoi compagni.
E’ stato un arcobaleno che ha illuminato il cielo dopo la tempesta che era in atto nella Chiesa del suo tempo ( inquisizione, crociate, ecc..), realizzando ciò che il Crocifisso di S. Damiano gli aveva chiesto: “ Francesco và e ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina”.
Ha viaggiato in lungo ed in largo, fino in Oriente, per portare il Vangelo a tutti gli uomini e, di ritorno da uno di questi viaggi, ha ricostruito a Greccio la capanna di Betlemme realizzando il primo presepe della storia.
Ha saputo amare tutto ciò su cui si poteva posare lo sguardo considerando il creato un dono di Dio che va rispettato e protetto e componendo la prima opera in volgare italiano: il Cantico delle Creature.
Ha portato sul suo corpo le insegne di Cristo crocifisso diventando il Cavaliere di Dio.
Un giovane e un uomo straordinario che questi ragazzi dovevano assolutamente conoscere.
Alessia,
Catechista