25 dicembre 2019, arrivederci Bettina

5 Gen

Cara Bettina,  (al secolo Giolini Maria)

per te, per noi, è doveroso fare chiarezza e far tacere tante persone “ignoranti”, che non sanno (perché più comodo non sapere), cosa è successo.

Anzitutto ignorano il fatto che tu una famiglia in senso stretto non l’hai mai avuta. Bensì la tua famiglia allargata, almeno in questi ultimi dieci anni, sono stati i tuoi compagni di coro, non tutti ovviamente, qualcuno tempo addietro ti ha fatto soffrire molto e questo fatto l’hai raccontato con amarezza e delusione: vedrai che il Padre Eterno ne terrà conto e anch’essi avranno ciò che meritano a Lui non sfugge nulla. Come a tutti quelli che incontrandoti non hanno intravisto il bello che avevi dentro da donare perché troppo impegnati a guardare la tua altezza, il tuo camminare, il tuo modo di approcciarti alle persone semplice e diretto.

Da parroco ho potuto toccare con mano quanto ti hanno voluto e ti vogliono bene. Lo hanno dimostrato in mille modi a te, e tu lo sapevi bene, l’avevi ben capito. La tua intelligenza, che in tanti hanno messo in dubbio, additandoti spesso come una “poveretta”, non hanno proprio capito nulla, tu si. Sentivi quell’affetto, quella familiarità, quelle attenzioni che poche persone si guadagnano e meritano. 

Ignorano che essendo una persona senza legami parentali conosciuti, chi si è occupato di te sino alla fine ha dovuto prendere decisioni inaspettate e senza “titoli” ufficiali per farlo, come piacerebbe ai benpensanti che si nascondono dietro ad una tastiera del computer. A tutti loro dico con estrema chiarezza: 

VERGOGNATEVI DI VOI STESSI!

Vergognatevi: se avete anche solo pensato che qualcuno, in qualsiasi modo, possa anche solo aver pensato che da questa orribile, triste, situazione possa aver tratto qualche beneficio materiale.

Vergognatevi: chiunque pensi e scriva che sia semplice “moda” o interesse per aver risarcimenti dalla denuncia fatta che IO ho spinto perché si facesse…ignoranti! Se non si è parenti nessuno viene risarcito, è solo per capire se tutto ciò che è stato fatto sia stato fatto bene, solo per giustizia insomma, ammesso che ne comprendiate il senso.

Vergognatevi: per ogni volta che aprite bocca, che premete un tasto del computer senza riflettere o pensare che possano esistere delle persone, ancora oggi, capaci di essere vicine all’altro/all’altra, di mettersi a disposizione, di donare il proprio tempo GRATUITAMENTE solo perché VOI non siete in grado di farlo e probabilmente non lo sarete mai.

Vergognatevi: se siete capaci solo di sputare sentenze, se sapete solo puntare il dito contro chi fa e lo fa con sacrificio e gioia perché siete ripiegati sul vostro ombelico e non sapete cos’è la gratuità, l’umanità, l’essere prossimi.

Vergognatevi: ogni volta che l’avete trattata male, insultata, o peggio…ignorata. Ma qui Bettina vi batte! Lei in questo era fortissima si faceva il suo pianto, ci rimaneva male, e ripartiva per la sua strada. La sua via di fuga, il togliersi dall’imbarazzo, li risolveva con gli altri attraverso la sua “grassa e travolgente” risata…chissà nel suo cuore com’era la situazione.

Provo una grandissima pena per voi, e siete tanti purtroppo. 

Meno male che c’è Dio che perdona perché se foste davanti solo ad un giudizio umano, come voi lo elargite con tanta facilità e cattiveria….

…ognuno avrà ciò che si merita e raccoglierà ciò che semina.

Voglio ringraziare le pochissime persone che ti sono state davvero vicine, che ti vogliono bene, che ti stimano e che hanno dimostrato a me, a tanti, che il bene esiste ancora in alcune persone.

Grazie al reparto di pneumologia dell’Ospedale san San Salvatore dell’Aquila: al personale medico, paramedico, a tutti quelli che li vi lavorano perché in questi pochi giorni che Bettina è stata li siete stati, giorno e notte, disponibili, molto attenti, sensibili, e le avete regalato altri giorni con noi. Siete davvero stupendi e Dio ve ne renderà merito, soprattutto per la pazienza che avete dimostrato con noi che ad ogni ora si andava e veniva. Ci avete trattato come se fossimo davvero “la famiglia” di Bettina, il regalo più bello che abbiamo ricevuto, che Bettina ha potuto apprezzare.

Bettina non ci resta che chiederti, dal cielo, con Dio, di pregare per noi affinché possiamo lenire un po’ il nostro dolore per la tua assenza fisica, a volte ingombrante, ma speciale ed unica. La tua risata, il tuo parlare ad alta voce, risuona ancora in questa tenda/chiesa e resteranno, insieme al tuo buon cuore, alla tua semplicità bella e travolgente, per sempre scolpiti nel nostro cuore come memoria viva di aver fatto un tratto di strada, per Grazia, con una persona speciale: TU CARISSIMA BETTINA.

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